RIFLESSIONI POST VITA DA BOSCO – 1 MESE DOPO… CHE BELLO

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Tornata da questo viaggio ho riflettuto molto. Una settimana, in bicicletta, senza le comodità di una normale casa, senza elettricità, senza l’acqua dal rubinetto, senza una vera cucina, un vero letto. Non voglio vantarmi, ma penso che poche persone della mia età farebbero una vacanza del genere. Tutti oggi cercano il lusso, la velocità, la comodità.

Io penso che invece dovrebbero farla in tanti perché si imparano tantissime cose.

Si impara a non avere sempre tutto a disposizione e che le cose che hai sono preziose. L’acqua per esempio. E il cibo. Abbiamo fatto cene migliori di tante altre cene preparate a casa, con una brace, due bastoni e un fornellino da campeggio.

E si impara a godersi la tranquillità di un prato all’aria aperta, cosa che in pochi ormai fanno.

Il piacere di respirare l’aria fresca di montagna anche se sta grandinando, e tu ti trovi su una vetta alta 900 metri e guardi il panorama sotto di te e resti senza parole.

Addormentarsi col calore prodotto dal tuo corpo e senza sentire rumori di macchine e vicini di casa rumorosi. Svegliarsi alle prime luci dell’alba ascoltando i canti degli uccelli.

Adesso non riesco a programmare viaggi che non siano simili a questo, ne stiamo programmando molti altri, gite di un giorno più che altro ma le mete non sono più i capoluoghi di regione ma il verde, i rifugi, i pranzi a sacco e le pedalate con sottofondo musicale di uccellini.

Penso che questo tipo di viaggio sia il modo giusto per tornare più a contatto con me stessa, mi fa bene staccare un po’ dalla routine quotidiana e tornare in un certo senso indietro nel tempo. Ricordo le lunghe passeggiate che facevo in campagna quando ero piccola, quando raccoglievo la frutta dagli alberi. Ieri ho mangiato delle mandorle (ma non raccolte dall’albero) e ho provato quella strana sensazione che mi capita di provare ultimamente quando mangio qualcosa che non mangiavo da anni, alla quale associo ricordi d’infanzia e la mia infanzia si trova li: in campagna e la mia mente pensa semplicemente…che bello! Ed ecco, mi sono sentita tutto il tempo così lo scorso mese, pensando tra me e me: che bello!
Questo viaggio l’ho ricevuto come regalo di compleanno,il 2 febbraio, insieme a un riccio di peluches, non poteva esserci regalo migliore e ancora una volta mi viene da dire: CHE BELLO 🙂

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