LA PRIMA INDIMENTICABILE SETTIMANA NELLA NOSTRA NUOVA CASA

LA PRIMA INDIMENTICABILE SETTIMANA NELLA NOSTRA NUOVA CASA

(Scritto da Ester)

 

Sembrava che questo momento non dovesse arrivare mai. Era una giornata luminosa e non troppo calda, quando siamo partiti da Nicolosi con la nostra Panda, verso la nostra nuova casa con l’intento di sistemarla e ripulirla.

Un pranzo veloce all’ombra dei pini, in quel tavolo di pietra che è stato lo scenario di molti pranzi dei giorni successivi, e poi al lavoro. Pane, salame, olive e formaggio, alimenti semplici che ci hanno fatto compagnia i primi giorni.

Si respirava un’aria fresca e rilassante e noi eravamo emozionati. Finalmente lì, in quel posto che avevamo sognato per mesi. Tutto intorno è verde, e si sentono pochi rumori.

All’inizio giravamo per la casa alla ricerca di tutti i dettagli che ci erano sfuggiti, ogni piccola cosa ci stupiva: i piatti della Barilla, un contenitore di plastica bello, le sedie come quelle dei nonni.
La casa era piena di oggetti e bisognava fare una selezione. Dopo due giorni abbiamo svuotato la casa, abbiamo tolto tutto quello che non ci serve: sacchi di vestiti, coperte, soprammobili orrendi, lampadari altrettanto orrendi, barattoli e bottiglie di vetro e altri oggetti inutilizzabili. Fortunatamente tutto era sistemato in perfetto ordine, c’erano ancora i mazzettini di lavanda nei cassetti delle lenzuola.

Successivamente ci siamo occupati del piccolo magazzino con la porta rossa e dello spazio esterno. Anche il magazzino era pieno di oggetti, sistemati un po’ alla rinfusa e anche in questo caso abbiamo escluso ciò che sicuramente non ci servirà o che abbiamo collocato altrove: sacchi e sacchi di bottiglie di vetro (i precedenti proprietari ci imbottigliavano vino e salsa), uno scaffale di metallo troppo grande che abbiamo messo sotto la tettoia, un tavolo e un mobiletto di legno che abbiamo portato in casa. Qui abbiamo portato anche i due frigoriferi vecchi che erano in casa e che useremo, uno come portaoggetti, essendo un po’ vecchio, e l’altro che è ancora buono esteticamente, probabilmente come dispensa. Non abbiamo setacciato ogni singolo angolo del magazzino, ma abbiamo solo riordinato, adesso sarebbe solo uno spreco di tempo controllare i dettagli. In ogni caso abbiamo spaghi e fili per le piante a volontà, fili per poter fare l’impianto elettrico di un’intera casa, attrezzi vari un po’ invecchiati, zappe e attrezzi per l’orto che chiedono disperatamente un manico nuovo e ovviamente i sacchi per le nocciole, alcuni appesi al soffitto e altri contenuti in due bauli di legno.

Ogni tanto ci siamo concessi qualche passeggiata nel terreno.

Sono stati giorni intensi, mangiavamo velocemente a pranzo e poi cucinavamo un piatto di pasta alle undici di sera, prima di andare a letto. Stanchi ma soddisfatti, ogni sera ci addormentavamo, pronti per affrontare un nuovo giorno.

Ecco come abbiamo trasformato la casa dopo una settimana:

cucina, angolo cottura
il lavandino interno
il tavolo lungo in cucina
il camino
i resti dei vecchi mobili di legno e altri rifiuti da bruciare

angolo con divano e scrivania
camera da letto
il nostro piccolo frigo portatile per conservare i cibi freschi
il magazzino adiacente alla casa

Abbiamo ripulito tutto lo spazio esterno che era pieno di foglie e oggetti inutili.

il lavandino all’aperto
un tavolo per pranzi e cene
il primo pranzo all’aperto con pane fatto in casa
una meritata cena con carne arrostita dopo una giornata piena di cose da fare
il bagno, ancora non completamente in funzione
non avendo ancora l’autoclave, facciamo arrivare l’acqua dal rubinetto esterno

E questa è la nostra postazione wifi, l’unico punto dove il telefono riesce a navigare su internet abbastanza velocemente…in cima alla scala.

Fatto questo, mancava “solo” la parte più impegnativa: il trasloco, e nonostante questo, quando siamo ripartiti verso Nicolosi, abbiamo chiuso il cancello con soddisfazione.

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