FORSE CI SIAMO

FORSE CI SIAMO

(SCRITTO DA Ester & Sebastien)

Manchiamo un po’ dal blog, gli ultimi articoli pubblicati sono cose che erano in programmazione da tempo, non abbiamo scritto molto, ci siamo presi un po’ di tempo lontani dal computer, o comunque lo abbiamo usato poco e niente o in funzione di quello che stiamo facendo. A febbraio sono quasi due anni da quando abbiamo lasciato il lavoro, due anni in cui fatta eccezione per le volte che ci siamo accampati durante i viaggi, siamo sempre stati ospiti di qualcuno, ospiti di qualche famiglia, ospiti di ragazzi della nostra età, ospiti all’improvviso di qualcuno che fino a quel momento non sapeva neanche che avrebbe avuto ospiti, e poi siamo tornati a casa delle nostre famiglie, lì non siamo proprio ospiti, siamo comunque parte della famiglia.  Praticamente da due anni a questa parte non abbiamo una casa tutta nostra, in fondo lo abbiamo scelto noi, o forse lo ha scelto il viaggio, il viaggio non permette di fermarsi in un posto per molto tempo, il viaggio è un cambiamento continuo, il viaggio è bello, ma è ancora più bello quando torni a casa tua e come un soldato ti guardi attorno e tra te e te dici, finalmente a casa.

Noi questa parte del viaggio non l’abbiamo vissuta, ormai abbiamo rinunciato a mettere parte i vestiti nell’armadio perché dopo due massimo tre settimane si riparte, e poi in quale armadio dovremmo metterle le cose? Abbiamo due armadi, uno nella provincia di Catania e uno nella provincia di Trapani, quindi quale armadio scegliere? Meglio il borsone e tutto il resto che è “posteggiato” in provincia di Catania, a forma di casa in una mansarda, ma è sempre “posteggiato”, è li per finta, potrebbe stare in uno scatolo e sarebbe lo stesso…dalle mie parti si dice “u cunottu de’ babbi” e questo è.

La mattina non abbiamo impegni, sì è bellissimo non dover lavorare, non ci manca niente dell’arrivare puntuali al posto di lavoro, ma che facciamo? Cercare casa non è un impegno a tempo pieno, non c’è tanto motivo di alzarsi, di svegliarci al mattino a un orario decente…e quindi vai con la noia, perché più dormi e più ti annoi, più non fai niente e più niente vuoi fare, e noi? A parte farci quattro risate con i nostri fratelli e passare il tempo con le nostre rispettive famiglie non abbiamo fatto niente salvo stare al computer nell’attesa che una casa ci si materializzasse davanti. Negli ultimi mesi il momento più entusiasmante e pieno è stato il tragitto da una provincia all’altra, un piccolo viaggio con quella prima e piccola soddisfazione che è la nostra macchina. Così è finito il 2018, e così è iniziato il 2019, ma non è da noi buttarci giù così e subito l’idea è arrivata, la notte del 3 gennaio: affittiamo una casa sui Nebrodi, e così abbiamo fatto. La ricerca iniziò la notte stessa, inizialmente su Airbnb trovando prezzi assurdi per un periodo di bassa stagione e poi su Subito.it. Abbiamo trovato due annunci, uno era l’annuncio di un monolocale in affitto a Cresta di Naso, l’altro a 100 euro di meno ad Alcara Li Fusi era quello che faceva per noi, non tanto per il prezzo più basso che scomodo non fa, ma per la situazione. Una grande casa in campagna con tanto di pecore incluse, camino e forno a pietra. Già sull’annuncio prometteva bene, di presenza ancora di più.

la casa di campagna che abbiamo affittato
Alcara Li Fusi che si vede dalla casa

Siamo partiti giorno 9 gennaio con la Panda carica a mo’ di trasloco, metà del carico erano provviste e cibo. Abbiamo fatto la solita strada sui Nebrodi che da Randazzo va su per Floresta e poi abbiamo proseguito diversamente dal solito: invece di girare per Capo d’Orlando, abbiamo proseguito per Tortorici per poi sbucare a Rocca di Capri Leone, da lì verso S.Agata di Militello e poi verso Alcara Li Fusi, il paese che ci ospiterà ancora per un po’.

la SS 116 tra S. Domenica Vittoria e Ucria
fermata in Contrada Favoscuro

la nostra colazione con cornetti al pistacchio, eccezionalmente da Lidl

I Nebrodi stavolta avevano una veste nuova, bianca, non avevo mai fatto quelle strade d’inverno, non avevo mai visto i fiumi scorrere e se già nelle altre stagioni mi ero innamorato di quei posti durante questa traversata ho confermato l’amore per queste montagne.

entrando a Floresta

uno degli scatoli con le nostre provviste

Arrivati nella nostra casa il primo giorno non facciamo tanto caso alla bellezza della situazione, prepariamo la cena per festeggiare il nostro settimo anniversario e la torta che poi alla fine per la troppa stanchezza, l’abbiamo mangiata a colazione.

il pranzo all’arrivo
si prepara la cena…
maccheroncini freschi con sugo alla boscaiola
la torta del nostro anniversario

Dai giorni successivi inizia veramente la nostra vita qui, dai ceci cotti nel camino e le grigliate sempre nel camino, alla raccolta di frutta e erbe spontanee come i giri (le bietole selvatiche) e il finocchietto selvatico, con queste verdure abbiamo preparato ottimi piatti.

Nei dintorni poi non è difficile trovare erbe aromatiche in abbondanza come salvia, rosmarino e menta, e profumatissima frutta di stagione come arance, limoni e mandarini.
La strada che dalla casa porta al paese è un po’ tortuosa e bisogna farla tutta con la prima ingranata, motivo per cui invece di comprare il pane, lo facciamo sempre noi, con molto piacere e soddisfazione.

Al paese c’è un piccolo supermercato che a volte ha buone offerte in salumeria, e per tutto il resto scendiamo a S.Agata Di Militello e nei paesi vicini dove ci sono i supermercati più assortiti, dove facciamo la scorta di tutti i prodotti di base e di prima necessità.

Il contatto con la natura è quasi terapeutico, ci rilassa e ci fa stare bene, quest’idea della casa in affitto è stata proprio una cosa geniale e la ricerca della nostra futura casa ci pesa un po’ meno perché ha come sfondo un contesto fatto di montagne, ruscelli e prati verdi.

La zona in cui si trova la casa è un angolo di pace e silenzio, non c’è nessuno e gli unici suoni che si possono udire sono i canti degli uccelli e altri versi di animali, spesso ci concediamo lunghe passeggiate all’aria aperta, in qualche modo ci sentiamo completi. Stiamo vivendo parte del nostro sogno, o più che altro stiamo assaggiando come potrebbe essere. E giusto per assaporare “l’aria da fattoria”, ogni tanto portiamo un po’ di fieno e cereali nella piccola stalla delle pecore e diamo altro fieno agli animali nel terreno del vicino, una cavalla e una vitella.

Uno dei nostri passatempi preferiti di sempre è l’osservazione degli uccelli selvatici e anche qui gli avvistamenti non sono mancati: pettirosso e codirosso spazzacamino ma anche cince, fringuelli e merli.

Non siamo qui solo per rilassarci, siamo qui per essere più vicini e poter cercare case al meglio. Nell’ultimo periodo abbiamo visto sette case, di cui due potrebbero essere interessanti e abbiamo ancora tanti altri appuntamenti. Nessuno o quasi di tutti questi appuntamenti vengono da annunci immobiliari su internet, abbiamo semplicemente preso le Pagine Bianche e ci siamo appuntati decine e decine di numeri telefonici di geometri della zona da chiamare, ogni pomeriggio facciamo un paio di telefonate e prendiamo nota in maniera ordinata per non andare in confusione.

Entro fine febbraio vorremmo arrivare alla conclusione di questa ricerca, forse ci siamo, ma non vorrei cantare vittoria troppo presto, vedremo cosa succederà.

la Panda al parco di Castell’Umberto durante una delle giornate passate a vedere case

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